Alessandro Calefato
Instrument:
Course:
- Drums
- AFAM
NOME: Alessandro Calefato
CITTÁ: Villasanta (MB)
CORSO: Chitarra AFAM
ANNO DI NASCITA: 2000
DA QUANTO TEMPO SUONI?
Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di otto anni, dopo un paio di anni mi sono avvicinato alla chitarra elettrica e dal quel momento non l’ho più abbandonata.
TI RICORDI IL GIORNO IN CUI HAI DECISO CHE AVRESTI VOLUTO FARE MUSICA?
Il desiderio di fare musica si è sviluppato in me in maniera piuttosto graduale. Ricordo che da piccolo ero incuriosito da un particolare strumento chiamato bağlama saz che mio nonno aveva portato a casa dopo una trasferta di lavoro in Turchia. Inoltre adoravo strimpellare una chitarra giocattolo che era stata regalata a mia cugina. Lei non la usava mai, mentre io mi divertivo nel tentativo di riprodurre le melodie delle canzoni di Zucchero che ascoltavo sempre in auto con i miei genitori. Bastava solamente una manciata di note stonate qua e là per farmi immedesimare in una vera e propria rockstar. In quel periodo i miei genitori compresero la mia naturale tendenza verso il mondo della chitarra e non esitarono quando chiesi loro di iniziare a suonare sotto la guida di un maestro. Durante il periodo delle scuole medie ho avuto la fortuna di conoscere Lorenzo Vecchi, l’attuale bassista della mia band principale. Ci piaceva tantissimo suonare insieme, spesso nei pomeriggi dopo la scuola ci trovavamo per jammare un po’ e, nel giro di poco tempo, abbiamo formato una band chiamata Insomnia. Ed è proprio grazie alla mia band che è nato in me l’obiettivo di trasformare questa passione in una professione.
CHI TI HA ISPIRATO?
Inizialmente ho preso ispirazione da Carlos Santana e da Slash, in un secondo momento mi sono innamorato del tocco di Mark Knopfler e dell’espressività di David Gilmour, mentre attualmente sto ascoltando tantissimo Andy Timmons.
HAI FREQUENTATO ALTRE SCUOLA DI MUSICA?
Sì, ho frequentato per una decina di anni una scuola di musica della mia zona, dove ho studiato con il maestro Antonio Costantino, che è stato per me un vero esempio da seguire.
COME MAI HAI SCELTO IL CPM?
Ho scelto il CPM perché volevo confrontarmi con un percorso multi stilistico per diventare un chitarrista versatile in molteplici contesti. Inoltre Samuel Sciarra, insegnante di chitarra con un canale YouTube veramente interessante, mi aveva parlato molto bene dei docenti professionisti che avrei trovato in questa scuola, così come anche i ragazzi della band Ulula&LaForesta, ai quali avevo posto una serie interminabile di domande dopo aver assistito ad un loro concerto.
STUDI QUALCHE ALTRO STRUMENTO?
Sì, studio pianoforte complementare con l’insegnante Giuseppe Seccia. L’anno precedente invece facevo lezione con il Vice Direttore Didattico Giuliano Lecis. Questo è un altro aspetto che mi piace molto del CPM: avere degli insegnanti diversi ogni anno ti permette di scoprire la loro esperienza e di farne tesoro.
IN QUALE EPOCA MUSICALE VORRESTI VIVERE?
Mi appassionano moltissimo gli anni ‘60/’70, però mi ritengo fortunato a vivere in quest’epoca musicale, in quanto abbiamo a disposizione innumerevoli strumenti che favoriscono la creatività e che ci permettono di svolgere azioni che un tempo erano impensabili, come, ad esempio, studiare un assolo di notte senza svegliare i vicini.
SE POTESSI FAR TORNARE IN VITA UN ARTISTA CHI SCEGLIERESTI?
Senza ombra di dubbio Michael Jackson.
3 CANTANTI O GRUPPI PREFERITI
Jacob Collier, Stevie Wonder e i Pink Floyd.
OLTRE AGLI INSOMNIA HAI ALTRI PROGETTI?
Suono negli Insomnia e faccio parte dei Sidewalk Acoustic Duo. Dal 2021 suono anche nella Eyelights Party Band e nei Roscoe, due formazioni nate tra i corridoi del CPM.
DOVE TI PIACE ASCOLTARE MUSICA?
Adoro ascoltare la musica in auto o in cuffia la sera, per me ha una funzione terapeutica e rigenerante.
PREFERISCI LAVORARE IN STUDIO O ESIBIRTI SU UN PALCO?
L’emozione che si prova su un palco è ineguagliabile.
PARLACI UN PO’ DI TE.
Attualmente sono impegnato con gli Insomnia nella creazione e registrazione di una serie di singoli, che verranno pubblicati in futuro grazie alla collaborazione con Fontana Indie Label 1933, etichetta discografica indipendente di Suisio (BG) con la quale abbiamo firmato un contratto di recente. L’altro grande progetto al quale sto lavorando è la preparazione di un immenso repertorio che spazia tra i più importanti successi italiani e internazionali della musica dagli anni ’50 fino ad oggi, con l’obiettivo di rendere gli Eyelights Party Band una realtà lavorativa concreta all’interno del mondo dell’intrattenimento sulle navi da crociera. Con i Sidewalk Acoustic Duo invece stiamo cercando di accumulare esperienza in ambito live in qualche locale di Milano e sicuramente tra non molto proveremo anche a fare busking tra le vie del centro. Infine, con i Roscoe, ci stiamo trovando in sala prove molto frequentemente per dar vita ad un brano inedito con il quale ci presenteremo alla quinta edizione del contest Campusband.
LA DOMANDA CHE NON TI ABBIAMO FATTO, MA ALLA QUALE AVRESTI VOLUTO RISPONDERE?
Il concerto che ti ha cambiato la vita?
Quello di Simon Philips con la sua band composta da Alex Sill, Ernest Tibbs, Otmaro Ruiz e Jacob Scesney.
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