NOME: Federico Piacentini
CITTÀ: Delebio (SO) 
CORSO: Canto AFAM
ANNO DI NASCITA: 1994

DA QUANTO TEMPO SUONI?
Mi sono avvicinato alla musica all’età di 9 anni, ora ne ho 28, quindi sono quasi 20 anni che suono e provo a fare musica!

TI RICORDI IL GIORNO IN CUI HAI DECISO CHE AVRESTI VOLUTO OCCUPARTI DI MUSICA?
Non ricordo il giorno preciso, ma da quando ho iniziato a cantare ho pensato:” dai Fede, te la cavi, potresti fare il cantante!”. Scherzi a parte, l’iniziare a scrivere le mie prime canzoni all’età di 14 anni è stato, probabilmente, il momento in cui ho realizzato che questo poteva essere il mio futuro. 

CHI TI HA ISPIRATO?
In casa mia, nei primi anni 2000, si ascoltavano moltissimo cantanti italiani come Giorgia, Elisa, Laura Pausini, Tiziano Ferro; loro sicuramente sono stati gli artisti che mi hanno fatto avvicinare con curiosità al mondo della musica. Crescendo ho poi sviluppato il mio gusto personale e ho iniziato ad ascoltare molta musica proveniente dall’estero, ho conosciuto così il rap, l’R&B, il teen Pop anni 2000 e così via. Più di recente ho scoperto il mio grande amore verso le colonne sonore e la musica da film legata ad una concezione visiva di musica che mi sta incuriosendo sempre di più. Insomma mi faccio ispirare un po’ da tutto e tutti! 

L’ULTIMO CANTANTE CHE TI HA COLPITO?
L’ultimo album di Rosalìa mi ha colpito particolarmente. La scelta del sound molto moderno sempre legato alle sue origini ispaniche con arrangiamenti in bilico tra presente e passato e la sua voce incredibile mi colpiscono ogni volta. 
 
 3 CANTANTI O GRUPPI PREFERITI
Non posso non inserire in questa lista l’appena citata Rosalìa per l’immensa creatività dei suoi lavori e per la sua fantastica voce; Beyoncé esattamente per le stesse ragioni e poi perché Beyoncé è Beyoncé!
Infine, Ben Platt uno dei cantanti a cui sono più affezionato per la sua capacità di dosare alla perfezione delicatezza e potenza in tutte le sue canzoni sia a livello di messaggio che a livello vocale.

HAI UNA BAND O SUONI DA SOLO?
Ho iniziato a esibirmi di recente in duo acustico con Samuel Zenhausern, bravissimo chitarrista conosciuto il primo anno in CPM a cui mi sono particolarmente affezionato e che mi sprona sempre ad ascoltare nuovi artisti che mi aiutano nella ricerca di un suono sempre nuovo.

PREFERISCI LAVORARE IN STUDIO O ESIBIRTI SU UN PALCO?
Preferisco di gran lunga esibirmi su un palco. La sensazione di essere visto, anche da poche persone, esattamente com’ero nel momento in cui ho scritto quella canzone in camera mia mi dà un senso di appartenenza e di comprensione che non provo in altra maniera.

PERCHÉ HAI SCELTO PROPRIO IL CPM PER IL TUO PERCORSO?
Ho scelto il CPM perché volevo ricevere un’istruzione musicale completa che non fosse la sola lezione di tecnica vocale che avrei potuto trovare altrove. Volevo conoscere a pieno il mondo della musica, sia l’aspetto più pratico che quello teorico. 

STUDI QUALCHE ALTRO STRUMENTO?
Studio pianoforte come gli altri studenti al CPM e il mio insegnante di piano complementare potrà confermarlo!

SONO NATI PROGETTI/COLLABORAZIONI AL CPM?
Da due anni a questa parte collaboro con la brillante, ormai ex studentessa CPM, Veronica Gori. Grazie a lei ho potuto osservare la mia musica da un altro punto di vista; un punto di vista che muta spesso per entrambi e mi permette di arricchirmi ogni volta.

COSA CONSIGLIERESTI A CHI STA PER APPROCCIARSI A QUESTO MONDO?
Consiglio, prima di tutto, di conoscere intimamente, anche in autonomia, il proprio strumento per poter mantenere la propria libertà e creatività anche quando, poi, si inizierà un percorso di studi che darà maggiore consapevolezza. In secondo luogo vorrei spronare ogni futuro artista a mantenere la stessa motivazione iniziale, quella che l’ha spinto a fare musica, quel bisogno di dover dire qualcosa di suo attraverso il proprio strumento o la propria scrittura. Infine consiglio di lasciarsi andare e divertirsi facendo musica.  

PROGETTI PER IL FUTURO?
Continuare a lavorare con Veronica e altri fantastici musicisti alla realizzazione del mio primo EP.

LA DOMANDA CHE NON TI ABBIAMO FATTO, MA ALLA QUALE AVRESTI VOLUTO RISPONDERE?
Qual è la cosa che più porterai con te dopo il percorso al CPM?
Il senso di appartenenza, comprensione e protezione che sarà difficile trovare fuori dalla scuola.



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