Pietro Bombardelli

Strumento:

Corso:

  • Canto
  • AFAM

NOME: Pietro Bombardelli, in arte Solo Pietro
CITTÁ: Pavia
CORSO: Canto AFAM
ANNO DI NASCITA: 2001

DA QUANTO TEMPO SUONI e CANTI? 
Ho sempre cantato, il primissimo approccio con la musica peró, fu a tre anni, quando mio nonno mi regaló la prima chitarra con la quale facevo finta di suonare sui dischi di mio papà.   

TI RICORDI IL GIORNO IN CUI HAI DECISO CHE AVRESTI VOLUTO FARE MUSICA?
Diciamo di sì, dico diciamo perché in realtà ci sono stati tanti ripensamenti in corso d’opera,ma se devo raccontarvi la prima volta assoluta fu quando sentii il mio primo concerto, si trattava delle prove generali del Nabucco di Giuseppe Verdi al Teatro Fraschini di Pavia, rimasi folgorato, ero piccolo avrò avuto si e no 10 anni, ma mi piacque così tanto che già sapevo che mi sarebbe piaciuto vivere quell’ambiente e infatti l’anno dopo iniziai a studiare musica.  

CHI TI HA ISPIRATO?
Direi in generale la musica classica, è per quella che ho iniziato a suonare e a studiare. Poi crescendo ho scoperto tanti altri artisti moderni che mi hanno fatto innamorare ancora di più della musica e della Bellezza della forma canzone, fino a scegliere di studiare più approfonditamente proprio questa parte di musica e a provare a scrivere qualcosa di mio.   

HAI FREQUENTATO ALTRE SCUOLA DI MUSICA?
Si, prima di arrivare qui in CPM ho frequentato le scuole medie ad indirizzo musicale e il liceo musicale, poi ho frequentato il primo anno accademico di tecnico del suono al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. 

COME MAI HAI SCELTO IL CPM?
Avendo la volontà di approfondire il lato pop/rock della musica, ho scelto il CPM principalmente per la stima che nutro nei confronti di alcuni grandi Maestri che insegnano qui e con cui ho sempre voluto lavorare. 

STUDI QUALCHE STRUMENTO?
Oltre a canto attualmente studio pianoforte e chitarra. 

IN QUALE EPOCA MUSICALE VORRESTI VIVERE?
Se potessi scegliere penso che apprezzerei particolarmente gli anni 60/70, è stato un periodo pieno di innovazioni e la musica aveva una grande forza espressiva. Mi ritengo comunque molto fortunato ad essere capitato in quest'epoca, ci sono davvero moltissime possibilità in ambito creativo anche grazie alle più moderne strumentazioni. 

SE POTESSI FAR TORNARE IN VITA UN ARTISTA CHI SCEGLIERESTI?
Penso sceglierei Tchaikovsky, l’ho sempre trovato molto affascinante, sopratutto sul finale della sua vita, per la precisione, mi ha sempre ucciso emotivamente la Patetica. Sarei curioso di vedere come avrebbe lavorato un genio come lui con le possibilità odierne.  

3 CANTANTI O GRUPPI PREFERITI
Pink Floyd, Adele e Brunori Sas. 

HAI UNA BAND O SUONI DA SOLO?
Ho una band ma suono anche da solo. Seguo con tanta passione entrambi i progetti.  Diciamo che con la band riesco a dar sfogo alla mia passione per gli anni settanta trattandosi di un tributo ai Pink Floyd, per giunta tutto made in CPM( i ragazzi in questione sono: chitarre Antonio Mariano afam 1 e Fabio Malavolta afam 1, batteria Matteo Rampoldi afam 2, tastiere Simone Mauro Ghilardi afam1, basso Michele Bressan Afam1). Nel mio progetto solistico invece scrivo e suono le mie canzoni. 

DOVE TI PIACE ASCOLTARE MUSICA?
Negli scorsi anni purtroppo ho dovuto riscoprire per necessità, essendo scoppiata una pandemia, la musica in casa o nelle cuffiette più in generale, ho imparato ad apprezzarla, sopratutto quando si tratta di ascoltare concept album in cui si può fare un ascolto completo e attento, ciò non toglie che l’energia della musica dal vivo è tutta un altra cosa.  

PREFERISCI LAVORARE IN STUDIO O ESIBIRTI SU UN PALCO? 
Devo ammettere che amo entrambe le realtà pur se molto diverse.  Sicuramente lavorare in studio regala grandi soddisfazioni, lavorare ai pezzi e vedere il progressivo prendere vita di una canzone è decisamente fantastico. Penso comunque che il fine ultimo però, resti portare le canzoni dal vivo e vivere il palco.   

PARLACI UN PO’ DI TE.
Beh che dire, ho già detto tanto, l’unica cosa che mi sento di aggiungere è che sono molto contento di essere riuscito a rendere la musica la mia priorità, in oltre sono anche felice di aver visto concretizzare e pubblicare alcune mie canzoni nell'ultimo anno, è stata una grande soddisfazione.   

LA DOMANDA CHE NON TI ABBIAMO FATTO, MA ALLA QUALE AVRESTI VOLUTO RISPONDERE?
Hai paura degli esami in CPM?
Risposta? Meglio non rispondere…

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San Vittore: inaugurato l'impianto di sonorizzazione

Presente all’evento, oltre a Franco Mussida e al Direttore dell’istituto penitenziario Giacinto Siciliano, anche l’Assessore alla Cultura del comune di Milano Tommaso Sacchi.

Marzo è un mese che inizia con una fine: l’installazione di un impianto di sonorizzazione è infatti un percorso iniziato prima del COVID e che, proprio a causa dello stop alle attività imposto dalla pandemia, ha visto la sua conclusione solo nella giornata di ieri, mercoledì 1° marzo.

La Rotonda della struttura penitenziaria milanese, il fulcro da cui partono i vari raggi in cui passano la maggior parte delle loro giornate i detenuti, ha infatti ospitato l’evento di inaugurazione di un impianto di sonorizzazione, fortemente voluto da Franco Mussida e dalla Direzione del carcere, con il supporto di Slow Music, che porterà la Musica scelta dai detenuti nei vari spazi di San Vittore.

Un progetto che nasce sì da CO2, l’iniziativa che dal 2013 ha portato la Musica in 11 carceri italiane grazie alle audioteche contenenti musica strumentale di ogni nazione e genere divisa in 9 grandi famiglie di stati d’animo, ma che ne è evoluzione. La Musica non è infatti più a disposizione del singolo individuo e/o gruppo di lavoro, ma di tutta la comunità carceraria: detenuti, agenti di Polizia Penitenziaria, visitatori, amministrazione.

Presenti all’evento, oltre a Franco Mussida, all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e al Direttore di San Vittore Giacinto Siciliano, l’ex Direttore e Provveditore Luigi Pagano, il rappresentante di SlowMusic Massimo Poggini, il Prof. Flavio Antonio Ceravolo e la Dott.ssa Francesca Viacava, membri fin dal 2013 del Comitato Scientifico CO2. E ancora, Mario e Marco Lavezzi, in rappresentanza della SIAE, e Matilde Corti, educatrice de La Nave, settore di San Vittore dedicato ai detenuti con problemi di dipendenza.

E proprio Matilde Corti, che coordina all’interno del carcere le attività del laboratorio di Ascolto Emotivo Consapevole tenuto da Franco Mussida, ha introdotto alcuni detenuti che hanno letto i loro pensieri legati a questa attività dove la Musica ricopre un ruolo fondamentale.

L’accensione ufficiale dell’impianto di sonorizzazione, unico in Europa, non poteva che essere accompagnato da dei momenti musicali: il coro dei detenuti de La Nave, diretto dal giornalista Paolo Foschini, Franco Mussida che ha eseguito il suo brano Il mondo in una nota e la CPM Ultra Pop Band composta da, alle voci, Mattia Algieri, Marina Ferrazzo, GIulia Lazzerini e Raffaella Zago (diplomati Canto AFAM), Pietro Bombardelli (allievo Canto AFAM), al basso Alberto Pantaleo (allievo Basso AFAM) e alla batteria Giordano Giorgi (diplomato Batteria AFAM) che, eseguendo Aria sulla IV corda di Bach hanno dato il via alla Musica che ha iniziato a risuonare nel corridoio e nella Rotonda.

Grazie quindi a tutti coloro che hanno reso possibile realizzare un sogno che risale al 1987, quando Franco Mussida ha iniziato le prime attività musicali dedicate ai detenuti, dimostrando che la Musica e la cultura possano essere promotori di cambiamento sociale, anche in luoghi dove a volte la speranza e il cambiamento purtroppo si perdono.

QUI trovate alcuni degli articoli della rassegna stampa dell'evento.

Cosa ho studiato

Ho studiato con

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