Francesco Bubola

Instrument:

Course:

  • Sound Engineering
  • AFAM

NOME: Francesco Bubola
CORSO: Pro Audio Engineer
CITTA': Usmate Velate (MB)
ANNO: 1996

QUALE DISCO HAI ASCOLTATO DI PIU'?
In realtà dipende, va a periodi, non credo di avere un solo disco preferito. Adesso che sto studiando Pro Audio magari mi concentro meno sull'artista, sono più incuriosito dal produttore, da chi ha mixato, dove è stato registrato ecc.

IN QUALE EPOCA MUSICALE VORRESTI VIVERE?
Così su due piedi credo che sarebbe stato molto divertente vivere l'adolescenza a Los Angeles a cavallo tra la seconda metà degli anni ottanta e la prima dei novanta.

IL MOMENTO ESATTO IN CUI HAI DECISO DI VOLER FARE IL MUSICISTA/STUDIARE PRO AUDIO ENGINEERING?
Come spesso accade dopo il liceo ero indeciso su cosa fare. Non sapevo se continuare col basso elettrico, se iscrivermi all’Università o buttarmi nel mondo del lavoro. Sicuramente un fattore determinante è stata la passione per il mio strumento che ho suonato per tanti anni, ed arrivato a un certo punto ho capito che mi mancava qualcosa. Ho scoperto che esisteva un mondo parallelo a quello dei musicisti ma fondamentale. Infatti, qualsiasi cosa inerente alla musica (e non solo) passa attraverso Pro Audio. Dato che non sapevo nulla a riguardo ho deciso di iniziare a studiare per diventare fonico e da subito mi sono appassionato moltissimo.

SE POTESSI FAR TORNARE IN VITA UN ARTISTA CHI SCEGLIERESTI?
Con molto rispetto non riesco a immaginarmi un panorama musicale diverso, per questo credo che lascerei le cose esattamente come sono. Abbiamo percorso un cammino e se siamo arrivati a questo punto è anche attraverso artisti che hanno concluso il loro tempo, magari troppo presto. 

IL CONCERTO CHE TI HA CAMBIATO LA VITA?
Sicuramente quello di Roger Waters. Fino ad ora sono stato ad una buona dose di concerti ma lui è proprio su un altro pianeta. È un artista che comunque si porta un po’ di anni sulle spalle, ma continua ad esibirsi con una tale energia e carisma, portando avanti uno spettacolo assurdo, complicatissimo da rendere sia dal punto di vista audio, video e coreografico, per me perfetto in ogni aspetto. Non credo che ce ne siano molti altri al mondo ancora in grado di farlo.

STUDIO O PALCO?
Studio tutta la vita. In studio c'è praticamente tutto... c'è l'atmosfera, c'è la concentrazione, c'è la calma: hai sia il tempo per scherzare e conoscere l'artista che quello per risolvere i problemi.

PERCHÉ HAI SCELTO IL CPM?
Ho scelto il CPM perché me l'ha consigliato Davide Pozzoli, il chitarrista del mio gruppo. Ricordo che mi fece fare un tour della scuola e successivamente partecipai all'open day. Avevo già visto altre strutture in alternativa, ma il CPM mi sembrò la scelta più valida.

ABBIAMO VISTO CHE OLTRE A STUDIARE STAI GIÀ LAVORANDO IN UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE E HAI LAVORATO ANCHE CON BAND E ARTISTI NOTI NEL PANORAMA ITALIANO! TI VA DI RACCONTARCI DEL TUO LAVORO E DELLE PERSONE CON CUI SEI ENTRATO IN CONTATTO?
Lavoro come assistente al 33Hz Studio di Trezzo sull'Adda da poco più di un anno. Svolgo diverse mansioni: registrazione, edit, microfonazione, riordino dello studio, recap dell'outboard, ecc.. In parole povere faccio qualsiasi cosa possa accelerare il lavoro al mio capo. Ho spesso la possibilità di stare a contatto con musicisti e produttori ed è bellissimo confrontarsi con persone che condividono la tua stessa passione. Quest'anno inoltre attraverso lo studio, io e un altro ragazzo siamo stati assunti da VEVO come fonici per registrare delle sessioni live. È stata un'esperienza unica e anche impegnativa ma abbiamo avuto la possibilità di lavorare insieme ad artisti come Renga, Clementino, Arisa e molti altri. Mi piacerebbe molto lavorare ancora con loro in futuro!

L’ESPERIENZA PIÙ BELLA?
Un paio di settimane fa c'è stato un episodio che mi ha fatto sorridere molto. Avevo accompagnato il mio capo nello studio di un suo amico per firmare dei contratti e proprio in quel momento c'erano i Lacuna Coil che stavano registrando. Visto che era quasi ora di pranzo abbiamo deciso di andare tutti insieme a mangiare in una trattoria lì vicino. Mi hanno raccontato un sacco di cose, della vita in tour, dei live in America e mi ha fatto strano: uno è abituato a vederli sul palco dipinti in faccia che suonano tutti incazzati ma in realtà sono dei ragazzi simpaticissimi che fanno un sacco ridere!

CI RACCONTI UN ANEDDOTO DIVERTENTE CHE TI È CAPITATO?
Era il primo giorno di registrazione che stavo facendo per VEVO in uno studio televisivo e mi ricordo che eravamo veramente a buon punto sulla tabella di marcia, insomma tutto stava filando liscio. Ad un tratto, finito il cambio palco, l'artista (di cui preferisco non fare il nome) ha fatto fermare le riprese. Il motivo? Il colore della chitarra di un membro del gruppo "stonava" con il resto dello studio. Io e il mio collega ci siamo guardati straniti.  Una ragazza della produzione è stata mandata a prendere una seconda chitarra del colore giusto. Purtroppo, il nuovo strumento aveva l'action troppo basso e l'esecuzione ne risentiva, di conseguenza la produzione ha deciso di farsi spedire con un taxi una terza chitarra, che è arrivata circa un'ora dopo! Anche questa chitarra era peggio della precedente e il musicista l'ha scartata. Insomma, due ore buttate. Nel complesso però l'esecuzione generale è risultata molto buona e siamo riusciti a finire tutto nei tempi previsti.

LA DOMANDA CHE NON TI ABBIAMO FATTO E CHE AVRESTI VOLUTO SENTIRE?
Personalmente non credo ci sia altro da aggiungere, grazie mille per questa intervista. Spero di aver dato un po' di "voce" ai Pro Audio che di solito vengono considerati solo come tira cavi. Penso che se ci fosse un po' più di collaborazione da parte dei musicisti si otterrebbero risultati migliori. 

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