Fabio Micciullo
Instrument:
Course:
- Singing
- AFAM
NOME: Fabio Micciullo
CITTÀ: Rossano
CORSO: Canto AFAM
ANNO DI NASCITA: 1999
DA QUANTO TEMPO SUONI?
Mi sono avvicinato alla musica nel periodo della scuola media, quando ho iniziato a prendere lezioni di chitarra, ma dopo un annetto ho smesso. Poi all’età di 19 anni ho cominciato a studiare tecnica vocale presso una scuola di musica delle mie parti.
TI RICORDI IL GIORNO IN CUI HAI DECISO CHE AVRESTI VOLUTO OCCUPARTI DI MUSICA?
Nell’ultimo anno di scuola superiore ho cominciato a scrivere le mie prime canzoni, ma lo facevo solo come hobby. Una volta finita la scuola ho cominciato a lavorare con mio padre nell’attività di famiglia, ma dopo un paio di mesi ho capito che per me quella vita era davvero monotona, quindi il sogno del cantautore di successo ha preso sempre più importanza e concretezza, finché non ho deciso di approdare in CPM.
CHI TI HA ISPIRATO?
In quel momento storico penso Ultimo, dopo aver assistito ad un suo concerto ho capito quello che voglio fare nella mia vita.
L'ULTIMO CANTANTE CHE TI HA COLPITO?
L’ultimo ad avermi colpito è stato Irama, la sua voglia di mettersi in gioco mi ha davvero sorpreso. È passato da una scrittura puramente ritmica a delle melodie davvero dure da cantare. Penso sia la prova che lo studio e la dedizione ti fanno arrivare dove vuoi.
3 CANTANTI O GRUPPI PREFERITI
Sono tanti gli artisti che stimo, ma scelgo Cesare Cremonini, Ultimo e Frah Quintale, ho un rapporto molto speciale con questi tre.
HAI UNA BAND O SUONI DA SOLO?
Ho una band di 5 componenti, il mio pseudonimo è “Quarto”, allora abbiamo deciso di fare leva sull’ironia decidendo di farci chiamare "Quarto e gli altri quattro”. Ogni componente è un mio grande amico, siamo molto legati. Mi accompagnano durante gli spettacoli, ma per quanto riguarda la scrittura delle mie canzoni me la vedo da solo.
PREFERISCI LAVORARE IN STUDIO O ESIBIRTI SU UN PALCO?
L’esibizione sul palco è il motivo per il quale ho deciso di fare questo mestiere. Dopo un po’ di difficoltà iniziali ora qualsiasi palco è diventato casa mia.
PERCHÉ HAI SCELTO PROPRIO IL CPM PER IL TUO PERCORSO?
Ho partecipato ad “Area Sanremo” nel 2018/2019 ed essendo arrivato tra i Semifinalisti Nazionali ho dovuto affrontare una fase direttamente a Sanremo. La cosa bella è che erano state organizzate delle giornate intere di corsi di scrittura, presenza scenica, ecc. tenuti anche da docenti del CPM. Sono rimasto colpito da loro ed ho deciso di iniziare a studiare lì.
STUDI QUALCHE ALTRO STRUMENTO?
Ho studiato chitarra in passato ed ora sto imparando a suonare il pianoforte in CPM. Inoltre ho da poco cominciato a produrre le bozze dei miei pezzi attraverso l’utilizzo di alcune DAW.
SONO NATI PROGETTI/COLLABORAZIONI AL CPM?
Il mio progetto “Quarto e gli altri quattro” è nato proprio in CPM, con dei ragazzi che sono prima e amici e poi colleghi. Abbiamo una grande intesa e nel mese di Agosto dovremo affrontare il nostro primo mini tour in giro per la Calabria, sperando poi che arrivino possibilità sempre più importanti e di spessore.
COSA CONSIGLIERESTI A CHI STA PER APPROCCIARSI A QUESTO MONDO?
Che è un mondo in cui devi altamente fregartene del giudizio degli altri, devi fare quello che ti piace e ti appassiona. Poi se coincide con il gusto generale allora tanto meglio, ma il successo deve essere una conseguenza, non un’ossessione. La musica è prima di tutto un divertimento ed uno dei metodi più efficaci per evadere dalla realtà, poi se i grandi palchi dovranno arrivare arriveranno.
PROGETTI PER IL FUTURO?
Continuare a scrivere più che posso e concentrarmi sul trovare una mia strada ben definita. Il mio pensiero si muove sempre a step, a piccoli passi. Ora dovrò affrontare il mini tour e sono carichissimo. Dopo quello vedrò come muovermi e se arriveranno altre opportunità.
LA DOMANDA CHE NON TI ABBIAMO FATTO, MA ALLA QUALE AVRESTI VOLUTO RISPONDERE?
Hai un posto che ti fa staccare dal mondo e ti ispira alla scrittura delle tue canzoni? E la risposta sarebbe: “Molto spesso i viaggi, in treno o in aereo, mi ispirano tantissimo. Vedo moltissime persone di corsa o sedute al proprio posto. Cerco di immaginare la storia di qualcuno di loro e da lì parte il viaggio che mi fa sovrapporre la mia personale esperienza con quelle che ho immaginato. È un processo davvero molto interessante e che stimola la creatività. Lo consiglio a tutti"
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