San Vittore: inaugurato l'impianto di sonorizzazione
Presente all’evento, oltre a Franco Mussida e al Direttore dell’istituto penitenziario Giacinto Siciliano, anche l’Assessore alla Cultura del comune di Milano Tommaso Sacchi.
Marzo è un mese che inizia con una fine: l’installazione di un impianto di sonorizzazione è infatti un percorso iniziato prima del COVID e che, proprio a causa dello stop alle attività imposto dalla pandemia, ha visto la sua conclusione solo nella giornata di ieri, mercoledì 1° marzo.
La Rotonda della struttura penitenziaria milanese, il fulcro da cui partono i vari raggi in cui passano la maggior parte delle loro giornate i detenuti, ha infatti ospitato l’evento di inaugurazione di un impianto di sonorizzazione, fortemente voluto da Franco Mussida e dalla Direzione del carcere, con il supporto di Slow Music, che porterà la Musica scelta dai detenuti nei vari spazi di San Vittore.
Un progetto che nasce sì da CO2, l’iniziativa che dal 2013 ha portato la Musica in 11 carceri italiane grazie alle audioteche contenenti musica strumentale di ogni nazione e genere divisa in 9 grandi famiglie di stati d’animo, ma che ne è evoluzione. La Musica non è infatti più a disposizione del singolo individuo e/o gruppo di lavoro, ma di tutta la comunità carceraria: detenuti, agenti di Polizia Penitenziaria, visitatori, amministrazione.
Presenti all’evento, oltre a Franco Mussida, all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e al Direttore di San Vittore Giacinto Siciliano, l’ex Direttore e Provveditore Luigi Pagano, il rappresentante di SlowMusic Massimo Poggini, il Prof. Flavio Antonio Ceravolo e la Dott.ssa Francesca Viacava, membri fin dal 2013 del Comitato Scientifico CO2. E ancora, Mario e Marco Lavezzi, in rappresentanza della SIAE, e Matilde Corti, educatrice de La Nave, settore di San Vittore dedicato ai detenuti con problemi di dipendenza.
E proprio Matilde Corti, che coordina all’interno del carcere le attività del laboratorio di Ascolto Emotivo Consapevole tenuto da Franco Mussida, ha introdotto alcuni detenuti che hanno letto i loro pensieri legati a questa attività dove la Musica ricopre un ruolo fondamentale.
L’accensione ufficiale dell’impianto di sonorizzazione, unico in Europa, non poteva che essere accompagnato da dei momenti musicali: il coro dei detenuti de La Nave, diretto dal giornalista Paolo Foschini, Franco Mussida che ha eseguito il suo brano Il mondo in una nota e la CPM Ultra Pop Band composta da, alle voci, Mattia Algieri, Marina Ferrazzo, GIulia Lazzerini e Raffaella Zago (diplomati Canto AFAM), Pietro Bombardelli (allievo Canto AFAM), al basso Alberto Pantaleo (allievo Basso AFAM) e alla batteria Giordano Giorgi (diplomato Batteria AFAM) che, eseguendo Aria sulla IV corda di Bach hanno dato il via alla Musica che ha iniziato a risuonare nel corridoio e nella Rotonda.
Grazie quindi a tutti coloro che hanno reso possibile realizzare un sogno che risale al 1987, quando Franco Mussida ha iniziato le prime attività musicali dedicate ai detenuti, dimostrando che la Musica e la cultura possano essere promotori di cambiamento sociale, anche in luoghi dove a volte la speranza e il cambiamento purtroppo si perdono.
QUI trovate alcuni degli articoli della rassegna stampa dell'evento.